Issime – Gaby
L'itinerario in breve
Itinerario pianeggiante che collega i comuni di Issime e Gaby.
Il percorso segue il torrente Lys, nell'ultima parte una piccola salita per andare a visitare la grande panchina da cui si vede bene il paese di Gaby.
Al ritorno, con una deviazione di circa 1 km, si consiglia di visitare il santuario di Vourry e la sua via Crucis.
Arrivati all'auto imperdibile la visita alla chiesa di Issime.
A Gaby è stata da poco inaugurata una statua del poeta Giosè Carducci che qui aveva scritto una poesia:
L’ostessa di Gaby
E verde e fósca l’alpe e limpido e fresco è il mattino, e traverso gli abeti tremola d’oro il sole.
Cantan gli uccelli a prova, stormiscono le cascatelle, precipita la scesa nel vallone di Niel.
Ecco le bianche case. La giovine ostessa a la soglia ride, saluta e mesce lo scintillante vino.
Per le fórre de l’alpe trasvolan figure ch’io vidi certo nel sogno d’una canzon d’arme e d’amori.
Dati principali
Valutazione generale | |
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Difficoltà | T |
Dislivello in salita | 220 m |
Lunghezza totale | 9.800 m |
Tempo totale | 2h 45m |
Frequentazione | Alta |
Mappa
Partenza | Piazza della chiesa |
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Quota partenza | 955 m |
Quota massima | 1.084 m |
Tratti esposti | Nessuno |
Dislivello in discesa | 220 m |
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Tempo salita | 1h 30m |
Tempo discesa | 1h 15m |
Segnavia salita | SN |
Segnavia discesa | SN |
Bambini | Si |
Descrizione partenza
Dall'uscita dell'autostrada di Pont-Saint-Martin svoltare a destra in direzione di Torino. Alla seconda rotonda svoltare a sinistra in direzione di Gressoney.
La strada risale alcune centinaia di metri per imboccare a destra la strada della valle del Lys superando i comuni di Lillianes e Fontainemore.
Si prosegue entrando nel territorio di Issime sino a raggiungere il paese dove sulla destra si vede la chiesa e il parcheggio.
Descrizione percorso
Dal parcheggio costeggiare la chiesa e entrare nella via pedonale del paese, (a destra in basso alcune belle finestre) la si segue sino a raggiungere il ponte che attraversa il Lys.
Appena dopo svoltare a sinistra e proseguire lungo la strada sterrata.
Si segue la strada che costeggia il Lys sino a raggiungere il villaggio di Rickard e la sua graziosa cappella.
Si passa tra le case per poi proseguire sempre lungo il torrente e raggiungere Tzendelabò (più conosciuto come la Pineta).
Da questo punto la strada diventa asfaltata, ma a traffico limitato, si prosegue per un piccolo tratto per poi imboccare a destra una stradina rurale che sale e poi attraversa raggiungendo la panchina gigante.
Un tratto pianeggiante e si raggiunge la strada asfaltata che si segue in leggera salita, al bivio si scende e appena dopo il tornante, a destra si trova il sentiero che conduce a un ponticello che serviva a portare l'acqua nel ru.
Dopo un piccolo tratto si scende a sinistra raggiungendo la strada asfaltata che porta a Niel, la si segue a sinistra, si passa il ponte e si costeggia il torrente sino alla piazza.
Un piccolo tratto lungo la regionale e poi si imbocca la stradina che entra tra le case, dopo poco sulla destra si può vedere una panchina con una statua di Giosuè Carducci che si fermò a Gaby e scrisse una poesia dedicata alla figlia del padrone dell’albergo dove pernottò.
Appena dopo di fronte si trovano tre sculture in legno, si imbocca adesso la stradina asfaltata a traffico limitato che ci riporta a Tzendelabò.
Da questo punto ripercorriamo la strada fatta all'andata, eventualmente, a circa metà percorso, è possibile, con una deviazione di circa un chilometro tra andata e ritorno, visitare il bel santuario di Vourry.
Ultimo aggiornamento
5 Ottobre 2023, 12:01