Col Ranzola
( 2.196 m)L'itinerario in breve
Percorso ad anello che ci porta a visitare il Col Ranzola che si affaccia sulla val D'Ayas.
Al colle una targa ricorda il passaggio dello scrittore russo Tolstòj.
Il colle è molto frequentato sia dal lato di Gressoney (spesso utilizzando la seggiovia di Weissmatten) che da Brusson partendo da sopra Estoul.
La discesa percorre inizialmente un sentiero poco conosciuto, in alcuni tratti un po' ripido, e successivamente si ritorna seguendo il sentiero Walser.
Dati principali
Valutazione generale | |
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Difficoltà | E+ |
Dislivello in salita | 620 m |
Lunghezza totale | 10.500 m |
Tempo totale | 3h 30m |
Frequentazione | Media |
Mappa
Partenza | Strada Cialvrina |
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Quota partenza | 1.718 m |
Arrivo | Col Ranzola |
Quota vetta | 2.196 m |
Quota massima | 2.196 m |
Tratti esposti | Alcuni |
Dislivello in discesa | 620 m |
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Tempo salita | 2h 0m |
Tempo discesa | 1h 30m |
Segnavia salita | 2 3A 3B |
Segnavia discesa | 3C W |
Descrizione partenza
Dall'uscita dell'autostrada di Pont-Saint-Martin svoltare a destra in direzione di Torino. Alla seconda rotonda svoltare a sinistra in direzione di Gressoney.
La strada risale alcune centinaia di metri per imboccare a destra la strada della valle del Lys superando i comuni di Lillianes, Fontainemore, Issime, Gaby.
Si prosegue sino a raggiungere Valdobbia dove si svolta a sinistra in direzione del Castel Savoia.
Si supera il parcheggio e si prosegue lungo la strada che risale il ripido versante boscoso sin quasi al termine dove a un tornante a sinistra si parcheggia lungo lo slargo.
Descrizione percorso
Dal tornante seguire il sentiero che attraversa il valloncello erboso per poi salire a sinistra e passare nei pressi di due splendidi chalet in legno con vista sul Monte Rosa.
Si segue un tratto di strada rurale, si attraversa la sede della pista di discesa e si entra nel bosco.
Si sale un tratto per poi trovare la pista di sci che si risale per poi attraversare verso destra e raggiungere l'arrivo dell'impianto di Weissmatten con il suo laghetto artificiale e il rifugio Mollino dove eventualmente al ritorno è possibile fermarsi per il pranzo.
Si prosegue lungo il sentiero, che adesso è decisamente più largo e frequentato, che conduce al Col Ranzola.
Si raggiunge l'alpe di Prà Bianco o Wissomattò dove si svolta decisamente a destra e con un traverso si raggiunge la cresta.
La si segue per un tratto per poi iniziare un ripido traverso in leggera discesa verso destra da fare con attenzione, il sentiero è sempre largo ma attraversa pendii molto ripidi, in alcuni tratti ci sono delle corde fisse che aumentano la sicurezza.
Si raggiunge così una piccola conca con un laghetto (in alcuni periodi asciutto) e con un ultimo traverso pianeggiante il col Ranzola.
Dopo la meritata pausa al colle si scende in direzione dei ruderi di una casermetta che si passa sulla sinistra.
Il sentiero prosegue con saliscendi tra pietraie per poi scendere molto ripido sino a Bojonel dove si incrocia il sentiero Walser.
Lo si segue verso destra, il sentiero scende sino ad attraversare il vallone per poi risalire e passare sotto alla baita di Ondrò Ranzola.
Si prosegue sempre lungo il sentiero Walser in leggera discesa sino a trovare il sentiero principale che sale al Col Ranzola che si segue in discesa.
Si raggiunge un bivio dove si prosegue in piano (quello che scende porta in paese) nel bosco sino a raggiungere il percorso effettuato al mattino.
Seguendolo in pochi minuti si è all'auto.
Ultimo aggiornamento
5 Ottobre 2023, 19:04